RIFLESSIONI SUL CAPITOLO 6 DI GIOVANNI
MichaelDavide Semeraro
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MichaelDavide Semeraro, monaco benedettino, affronta in maniera originale il capitolo 6 di Giovanni. Non lo fa però da un punto di vista esegetico e neppure intende offrire una riflessione sistematica. Scopo di questo contributo in tre capitoli è invece offrire alcuni spunti in un genere letterario che potremmo definire delle "divagazioni sul tema" su un testo che sta al cuore della prima parte del Vangelo di Giovanni, e che è particolarmente significativo anche per ciascuno di noi per il suo nesso con il mistero dell'Eucaristia, che nutre, giorno dopo giorno, il nostro cammino di fede, di speranza e di amore.
Nel primo capitolo offre spunti, a volte semplicemente delle luci fugaci, per cogliere nei gesti e nelle parole del Signore Gesù un sapore nuovamente gustato o intuito in modo rinnovato. Un approccio interessante sia per l'attenzione a particolari o episodi su cui spesso si sorvola, sia, soprattutto, per il forte legame con la vita degli uomini che Giovanni 6 dimostra di avere.
Nel secondo capitolo l'autore si sofferma sul rapporto del testo con l'episodio della manna e con la figura di Mosè, facendo notare che sembrano essere maggiori le differenze piuttosto che le analogie. Infine (capitolo 3), si sofferma sull'ultima parte del capitolo 6 di Giovanni, ossia sulle conseguenze del discorso di Gesù sul pane di vita. Il pane di cui parla Gesù indica se stesso e la "logica" della sua vita. Vivere l'Eucaristia significa allora seguire questa "logica", come dimostrano le figure di Melchisedek e di Chiara d'Assisi, con cui l'autore chiude le sue riflessioni.